Organizzazione e aziende

Cara azienda, se non cambi passo, sei fritta…!


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In questi ultimi mesi, ho visitato diverse realtà imprenditoriali.

Sono aziende belle, sane, piene di brava gente. Gente che ha voglia di lavorare, che crede nell’impresa che le ha assunte, e nei suoi titolari, che spesso sono alla seconda o terza generazione di attività che oggi hanno piu’ di 60 anni, e di temporali ne han visti tanti. Aziende con bilanci floridi, senza debiti o pochi, gestite con il “buon senso del padre di famiglia”, come dice l’art. 1176 del codice civile, cosa che i fondatori han preso alla lettera tanti anni fa, e cosi’ han fatto sino ad ora, tramandando ai loro figli e nipoti, il significato piu’ profondo del dovere e dell’onestà.

E allora – direte voi – cosa c’è di cui parlare?

Ve lo dico subito: c’è che molte di loro sono aziende incasinate!! Cresciute nel fare, e non nell’organizzare. Nella concezione del lavorare tanto, ma senza pensare se si potesse farlo in modo piu’ strutturato. Il caos è pazzesco. Mancano regole e procedure. Mancano identificazioni di ruoli ed organizzazione. Manca la proiezione dell’azienda nel futuro. E’ scusate se è poco.

Ai titolari manca il tempo per pensare, e quello per cambiare. Sono stremati, ma non hanno ancora compreso che per riorganizzare la macchina aziendale, occorre fermarsi. STOP.

Perché oramai neppure 12 ore di lavoro e pranzi saltati, bastano piu’.

E allora, cosa serve? Serve la consapevolezza che oggi le aziende necessitano di figure nuove, di figure specializzate che si occupino esclusivamente di comunicazione ed organizzazione aziendale, materie che vanno di pari passo a quelle che sono la produttività, il benessere e la serenità nei luoghi di lavoro, soprattutto per le risorse umane che ne fanno parte. E’ ora di cambiare, e capire che oggi servono talmente tante competenze per portare avanti un’azienda, che è praticamente impossibile che un imprenditore le abbia in se’ tutte quante.

E queste figure, se mancano – questo il mio consiglio – vanno prese da fuori, e subito. Altrimenti si pagherà prima o poi il prezzo salato della “fatica aziendale”, di cambiamenti che non avvengono, di figure valide che se ne vanno (a cercare qualcosa di piu’ strutturato o dove crescere professionalmente), e disattenzione verso le risorse umane, che invece hanno bisogno un impegno quotidiano. Sappiate che LE AZIENDE DEVONO ESSERE ATTRAENTI, per allettare personale valido. E non parlo solo di soldi, ma anche di condizioni di lavoro, moneta dal valore ben piu’ alto dell’euro.

Luxottica – colosso nella produzione di occhiali – ha introdotto la settimana corta per gli operatori dei reparti di produttivi, cosa che ha richiesto una grande organizzazione e rivisitazione del lavoro, ma … Il risultato? Fatturato e profitti in crescita, entusiasmo e fidelizzazione dei dipendenti, a dir poco stellari…

Buon futuro, aziende!!